venerdì 11 gennaio 2008

Sanremo 2008 il Festival del regime di Prodi, ecco gli esclusi

Proclamata la lista dei venti "big", è tempo di commenti e l'attenzione si sposta sugli esclusi. Pare che il lavoro di selezione sia stato lungo e travagliato, visto che per la sezione "Campioni" la commissione ha ricevuto oltre 500 brani per circa 350 artisti. Fioccano le polemiche tra chi non ha passato il test. "Che altro posso fare: ammalarmi o minacciare il suicidio?" commenta Tony Dallara, vincitore al Festival nel 1960 con Romantica, che si dice "deluso e arrabbiato" per "l'ennesima esclusione","anche perché - spiega - ero in coppia con Teo Teocoli: un amico che ha accettato il mio invito a cantare con me le strofe della canzone che si chiama Carta di identità ed è dedicata agli anni '60''. La prende meglio invece un altro veterano della canzone italiana, Teddy Reno, che dichiara: "Qualcuno pensa forse che, veleggiando verso gli 82 anni, entrare o non entrare nel cast di Sanremo mi cambi la vita?". Tra gli altri "bocciati" illustri, spiccano i nomi di Povia (che doveva presentarsi in coppia con Baccini), Pacifico, Alexia, i Camaleonti, i Dik Dik, Shel Shapiro, Manuela Villa e tanti altri, tra cui anche il mago Otelma. E c'è già chi ne fa una questione politica. E' il caso del Secolo, quotidiano di Alleanza Nazionale, che lamentando la mancanza di artisti di destra, parla di "un Festival a misura di Prodi" e grida allo scandalo: "A Sanremo solo quelli di sinistra".

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