domenica 25 maggio 2008

Carmine Fanigliulo - SIGNORA DELLE ORE SCURE(cover Baglioni)

Ed ecco anche io son finito su Youtube!!!!
Grazie al mio amico salentin-romano Luigi Mariano che ha registrato sul suo videofonino il mio mini-concerto al Lian Club di Roma il 19 di maggio scorso. L'immagine è un pò scura per via delle luci molto soffuse, la voce si sente abbastanza bene. Gustatevelo e non siate troppo cattivi con i commenti!!!!
A presto ilviaggiatore

domenica 18 maggio 2008

George Harrison - MY SWEET LORD

Carissimi amici,
prima di partire per i miei viaggi musicali vorrei dedicare questa bella canzone di G. Harrison alla mia amica blogger Lady harrison, amante di Harrison e dei mitici Beatles.
Un saluto alla prossima il vostro viaggiatore

mercoledì 14 maggio 2008

Hey Jude - Paul McCartney

Mamma mia ragazzi quante stelle della musica mondiale in questa stupenda canzone dei Beatles dal titolo "Hey Jude" con Paul McCartney al pianoforte, Phil Collins alla batteria, Mark Knopfler ed Eric Clapton alla chitarra e poi Sting ed infine Elton John. Buona visione ilviaggiatore



mercoledì 7 maggio 2008

Stevie Wonder - Overjoyed

La grande musica di un grande artista:
Stevie Wonder. La musica dei nostri sogni!!!
Ilviaggiatore

martedì 6 maggio 2008

diario di bordo 20

Carissimi Blogger, eccovi come promesso un mio articolo musicale sugli anni '80 che scrissi circa un paio di anni fa per un giornale chiamato Sud-Estdel mio amico giornalista e compaesano Floriano Motolese. Buona lettura e... spazio ai commenti. A presto ilviagigatore

Gli anni ottanta: Quando i ricordi ti fanno venir voglia di cantare


"Cosa resterà di questi Anni Ottanta afferrati e già scivolati via....e la radio canta una verità dentro una bugia". Cosi cantava nell'ormai lontano 1989 un giovanissimo Raf in un festival di Sanremo.In questa nuova rubrica parleremo dei nostalgici e difficili anno ottanta, caratterizzata musicalmente da nuove tendenze per quanto riguarda la musica internazionale, ma nel nostro belpaese è stato sicuramente un decennio di decadenza e crisi profonda.Sono anni detestati e amati contemporaneamente, definiti come espressione di un imbarbarimento culturale, sono gli anni delle vacanze a Cortina, del “New Deal” craxiano, dei primi telefoni in auto, delle Timberland, di Battiato che spopola, della moda delle scuole di ballo sulla scia del successo di quel capolavoro che è Flashdance di Adrian Lyne. Sono anche gli anni del Mundial del 1982 in Spagna (quando ancora si tifava per la Nazionale!), delle "magie" di Maradona, il Milan dei tre "olandesi volanti" (Gullit, Van Basten e Rijkard) e dell'ultimo scudetto di un'Inter marchiato Brehme, Matthews, Diaz che crossava e Serena di testa che incornava, con la direzione artistica del M° Giovanni Trappattoni. "Cosa resterà di questi Anni Ottanta ...chi la scatterà la fotografia..." Gli anni Ottanta hanno regalato un certo tipo di musica prima osteggiata e poi ripresa come puro revival, in recenti e fortunate operazione commerciali, ma l'avvento di nuovi percorsi musicali, o per meglio dire, nuovi generi, si affacciavano prepotentemente prima nel panorama internazionale, e successivamente in Italia (si sa noi siamo sempre gli ultimi a sapere le cose!!!), come il Punk, originario dell'Inghilterra, e la disco-music. Nel panorama internazionale la musica inglese ci bombardava con i loro primi videoclip, e gruppi come i Duran Duran o gli Spandau Ballet facevano impazzire le ragazzine innamorate, canzoni che ci hanno accompagnati tra i banchi di scuola, che ascoltavamo nei fast food pieni di "paninari" quando pigiavano sul bottone del Jukebox i singoli degli Wham o "Take On Me" degli Ha-a, oppure "Moonlight Shadow" di Mike Oldfield. A voler guardare, invece, la musica di casa nostra non c’è molto da stare allegri. Qualche nome? Toto Cutugno, che, con "Solo noi" vince Sanremo nel 1980, Riccardo Fogli, ritornato in auge dopo la sua scelta di lasciare i Pooh nel 1973 (ma chi gliela fatto fare!!!), vincitore nel 1982 con "Storie di tutti i giorni". Anche se, diciamola tutta, nel 1986 Sanremo regala alla musica del bel paese, un allora giovanissimo Eros Ramazzotti, vincitore con "Adesso Tu", la grande voce di Fiorella Mannoia, il rock graffiante di Vasco Rossi, ed uno sbarbato Jovanotti prodotto dall ex Dj Claudio Cecchetto Anche il genere "sperimentale", nato sempre fuori dai confini italiani, ha come massimo esponente italiano un giovane Franco Battiato, ma è dalla parte dei cantautori che si nota una certa ripresa: già ai "vecchi" Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Francesco de Gregori, Antonello Venditti, si affacciano le giovani leve: Luca Carboni, Ron, Eugenio Finardi, Alberto Fortis, lo sfortunato Rino Gaetano, Gianna Nannini, e il già citato Eros Ramazzotti. Una nota di merito va al grande Lucio Battisti che, dopo il divorzio da Mogol si ritira in vita privata pur continuando la sua produzione discografica, denuncia apertamente i suoi colleghi cantautori di essere troppo commerciali, tralasciando la vera forma artistica della canzone.Per questo grandi cantautori come Gino Paoli, Fabrizio De Andrè o meglio Francesco Guccini, in questi anni ottanta hanno tralasciato le ospitate televisive per occuparsi della vera musica quella suonata dal vivo. "Anni ballando, ballando Reagan-Gorbaciov, danza la fame nel mondo un tragico rondò..."Gli anni Ottanta hanno certamente dato alla musica una nuova, incerta fisionomia. L'immagine ha superato la realtà (dei suoni e di tutto). Lo "stile" di vita ha largamente soppiantato la vita stessa, ma nel caos spesso sono stati assegnati posti sbagliati. E così, in pieno voyeurismo, abbiamo visto di tutto e iniziato ad ascoltare un po' meno. Gli anni Ottanta sono passati a miglior vita fra gli accidenti di quelli che li avevano vissuti peggio, di corsa, bombardati dalla house music o afflitti dal bisogno di "sembrare". L'Italia non ha fatto altro che guardare i loro colleghi internazionali, inventori di quello che è l'immagine in musica (il videoclip), e proponendo stili e mode che per tutto il decennio ha caratterizzato e influenzato anche il nostro modo di vestire e anche di "ascoltare". Un consiglio: se deve proprio essere revival che lo sia fino in fondo, e se tra un concerto degli Eurythmics e un video dei Culture Club ci scappa un giro per risentire i classici dei Duran Duran, Spandau, Ha-a, Tracy Chapman e Anita Baker, o i nostri Alberto Fortis, Alan Sorrenti, Scialpi, Rino Gaetano tanto meglio. La storia della musica popolare potrebbe fare un inchino e ringraziare.






sabato 3 maggio 2008

diario di bordo 19

Eccomi qui è tanto che non scrivo qualcosa sul mio blog, e lo faccio volentieri questa sera che non sono uscito. A casa con il mio pigiama sotto il letto a scrivere della mia musica, i miei ricordi più belli. Ultimamente ho convertito tutte le cassette su un dvd ed ho visto me più giovane, con gli occhiali e con il violino in mano a suonare ai noiosi saggi del Conservatorio. Riguardandomi mi ha fatto un certo effetto, il modo di vestirmi, come avevo i capelli, gli occhiali a "goccioloni" come si usavano prima e il modo in cui suonavo, molto scolastico e semplice. Ora che son passati circa 18 anni mi accorgo quanto studio e quanti progressi si fanno per arrivare a questi traguardi. Certo non sono un grande strumentista, però ho notato la differenza fra diciotto anni fa e adesso. "Il tempo" passa dicevo in una mia canzone, "in fretta..." Domani se è una bella giornata vado a rilassarmi al mare, in spiaggia leggendo un libro (l'ultimo che stò leggendo è l'autobiografia di Franco Zeffirelli) godermi il sole del pomeriggio ed ammirare il bel tramonto sul mare.
Nei miei prossimi post ho deciso di farvi leggere alcuni articoli che scrissi per un giornale locale (Via Crispi di Grottaglie in provincia di Taranto) che parlano di musica. Alla prossima allora e buona domenica, a presto ilviaggiatore